L'istogramma è un grafico che ci si ritrova davanti molto spesso nel corso di tutte le fasi fotografiche: durante lo scatto lo si può monitorare sull'
LCD della reflex, durante il
fotoritocco è sempre presente tra i pennelli di
Photoshop. Al primo impatto può sembrare un grafico di difficile comprensione, ma una volta capito il suo significato, la lettura diventa semplice e, sopratutto, ne rivela l'efficacia come strumento di controllo dell'immagine.
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figura n.1 |
All'interno dell'interfaccia di Photoshop (figura qui sopra inicata), l'istogramma (
Menù >
Finestre >
Istogramma ) è un grafico con i valori del numero di
pixel sull'ascissa (
asse orizontale) e l'intensità
(luminanza) sull'ordinata (
asse verticale) con una serie di picchi più o meno alti. Nella figura, indicata delle
frecce rosse, è stata aggiunta una sfumatura che va dal nero al bianco e che aiuta a comprendere il significato delle informazioni fornite dall'istogramma. Quest'ultimo, infatti, non è altro che la rappresentazione visiva della quantità di pixel corrispondete ad una determinata tonalità.
Leggendo il
grafico da sinistra verso destra, si hanno i toni del
nero al
bianco: in questo caso non ci sono informazioni e dettagli nei primi neri., ma la loro quantità comincia a salire su un grigio scuro e si mantiene abbastanza costante con alti e bassi fino ai
grigi molto chiari per poi scendere drasticamente vicino al
bianco puro. Di questa fotografia, pur non vedendola (se ne sta studiando solo l'istogramma), adesso si sa che è un insieme di tonalità abbastanza completo, ma senza neri e bianchi brillanti.
Nella tradizione della camera oscura si diceva che una buona stampa doveva contenere almeno piccole zone di nero profondo e di bianchi brillanti, ed a questo punto, riportando il tutto nella moderna camera chiara digitale si comprende come l'istogramma aiuti proprio in questo, fonendo visivamente la quantità della presenza di vari toni. Non sempre però questo grafico deve essere omogeneo nella sua estenzione: estremizzando, se si fotografasse una palla bianca su fondo nero, l'istogramma corretto che ne derive sarà piatto in quasi tutte le tonalità tranne ovviamente due picchi molto alti in corrispondenza del nero e del bianco. Questo non deve assolutamente allarmare in quanto rispecchierebbe perfettamente la scena inquadrata.
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figura n. 2 |
Ecco, invece, nella seconda figura, come l'istogramma appare sul display della fotocamera: la lettura non cambia, esso rappresenta sempre la distribuzione e la quantità dei toni dell'immagine. In questo caso fornisce un grande aiuto sulla correttezza dell'esposizione impostata: se la maggiore quantità di pixel si trova verso sinistra, si è sottoposta l'immagine o il contrario, se i picchi si trovano tutti a destra.
L'istogramma sul
monitor della
fotocamera reflex è ulteriormente importante perchè spesso in eserni non si può vedere con chiarezza l'immagine sul
display: l'istogramma, invece rimane sempre ben visibile anche con molti riflessi sullo schermo.
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