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Consigli per fotografare: rumore e lunghe esposizioni


Le lunghe esposizioni (diversi secondi o addirittura minuti) sono sempre state, sia sulla pellicola che ancor di più nel digitale un problema, a causa delle conseguenze negative sull'immagine. Sulla pellicola, venivano indicatidei valori di correzione dell'esposizione, perchè durante le esposizioni lunghe la reazione dei sali d'argento si modifica riduecendone la loro efficacia e quindi causando sottoesposizioni.

Nel digitale, invece, le lunghe esposizioni creano rumore e la causa è principalmente il surriscaldamento del sensore, problema che su alcuni apparecchi professionali e costosi viene riosolto con un meccanismo di raffreddamento. A seconda delle fotocamere, questo disturbo appare solo con esposizioni di qualche minuto tipicamente nella fotografia astronomica, ma in altre si verifica anche con esposizione di pochi secondi, per esempio nella foto di architettura, in notturna.

Le fotocamere moderne hanno in parte ridotto questo problema, o comunque includono un'opzione che consente di inserire una funzione di riduzione del rumore nelle lunghe esposizioni, che ovviamente va usato solo in queste condizioni normali non porterebbe ad un miglioramento, anzi, rischierebbe di causare a sua volta dei disturbi sull'immagine . In ogni caso esistono software - sia quelli forniti con la fotocamera che esterni - che consentono di correggere i disturbi causati dal surriscaldamento del sensore. Importante ricordare che l'uso di esposizioni lunghe comporta un elevato consumo energetico, quindi meglio portarsi dietro batterie di scorta per non rischiare di rimanere a secco. 


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