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Schede di memoria nello specifico....



Le schede di memoria a rappresentano nella fotografia digitale quello che i rullini delle pellicole erano nella fotografia analogica. I modelli più usati in fotografia sono le Compact Flash (CF), sulle reflex di fascia media e alta, e le Secure Digital (SD) che sono più piccole e usate preferibilmente sulle compatte e sulle reflex amatoriali.

Le schede sono di diversa capienza (1, 2, 4, 8. 16 Gb) e il loro costo è proporzionale alla capacità di memorizzazione. Oltre a capienza e costo esiste però un terzo ed importante elemento: la velocità di lettura e scrittura. Alcuni modelli, più evoluti, spesso definiti Ultra o Pro o altre definizioni simili, nascono per garantire non solo più efficienza e sicurezza ma soprattutto un'altra velocità di salvataggio e trasferimento delle immagini.

Il grande vantaggio di queste schede è quello di velocizzare il trasferimento delle immagini scattate sul computer: con l'aumento della risoluzione delle fotocamere, e specialmente con l'uso del formato RAW, eccezionale per la sua qualità, ma che crea  file molto grandi, il tempo necessario per scaricare le foto può essere troppo lungo, anche diversi minuti per schede capienti.

Usando supporti più evoluti, che hanno velocità di trasferimento di 15, 30, 45 Mb/secondo, il vantaggio specialmente quando si scattano molte immagini per un servizio è evidente .Anche in ripresa, comunque , le schede veloci possono rendere più efficiente la fotocamera quando si scatta in RAW e elevate cadenze di scatto (5, 6, 10 fotogrammi al secondo), perchè consentono di memorizzare più velocemente le immagini e quindi di non bloccare la macchina dopo pochi scatti.

Recentemente sono apparse sul mercato schede che utilizzano una tecnologia chiamata UDMA (Ultra Direct Memory Acces) e che raggiungono addirittura i 100 Mb/secondo. Sono però poche le fotocamere (tutte professionali) che supportano questo formato, che richiede anche lettori di schede dedicati.

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